dal Digital Talks di Roberto Serra del 6-7 luglio 2024

Per mia natura, persona lenta quale sono, ho lasciato trascorrere il giusto tempo e far sedimentare per bene l’onda alta cavalcata al Digital Talks di @Roberto Serra a cui non saprò mai dire grazie abbastanza per questa esperienza densa di tante ParolePersona.

Di ParolePensate, quelle giuste, quelle parole che come definisce @Massimo Angelini nel suo libro Ecologia della parola, “soprattutto danno forma al pensiero”, nello zaino ne ho sistemate davvero tante in questo tempo cagliaritano. Tante che al check-in in aeroporto ho dovuto sistemare lo zaino in stiva pagando un rilevante sovrapprezzo. Di ParoleIdeePerona che mi porto dentro potrei ricordare l’accogliente e “ospitalveggente” posizionamento di marca di Marco Viviani, che mi ha ricordato quanto può cambiare la percezione delle persone a seconda di come parla loro una marca. “l’irroperallegrativamente” di Diego Parassole, “la realtà è irrilevante” davanti alla maestria di un prestigiatore come @Aurelio Paviato, la meravigliosa e alquanto geniale lezione di management di @Carlo Oldrini nel “fuoritalks” che nessun master potrà mai eguagliare. Potrei proseguire con l’orchestrale solarità acquatica ItaloSpagnola di @Stefano De Carlo, la profondità musicale di @Davide Tamanini, l’eleganza neurorganizzativa di @Elena Sabattini, il notiziabile giornalistico di @Dora Carapellese, il sovversivamente di @Fabrizio Cotza, il diversamente leadership di @Filippo Poletti, alla contaminazione tra filosofia e arte di @Guido Tahra e potrei continuare…

tutte parole che piano piano sono emerse con naturale armonia dalle Persone unite dal fare magico di un capitano coraggioso qual è @Roberto Serra. 

Tutto già #avantitutta (come dice Roberto) e ad un certo punto non si sa bene il perché o il come (a tutti credo capiti un po’ così e a proprio modo) arriva una Parola che come un sassolino tra il sandalo e le dita dei piedi ti si ficca proprio lì, e non se ne vuole andare… ti agiti e scalci per proseguire, ma nulla… ti devi fermare e dedicargli il giusto tempo. 

Così sullo scadere di una giornata stracolma, il sabato, la giornata dedicata ai talks, alla condivisione di pensiero, già stradensa di belle persone e buone parole, giusto un attimo prima del wow magico con Aurelio, arriva quella parolina piccina piccina che poi si espande improvvisamente: eredità. Grazie @MaddalenaMariani

Un’idea, un sottile pensiero con cui prima o dopo tutti avremo a che fare. No, non è l’eredità materiale a cui mi sto riferendo, è a quel qualcos’altro che tramanderemo, quel segno che tutti noi lasceremo a chi verrà. Quell’eredità a cui tutti saremo chiamati e con cui dovremo fare i conti… tu Marca o Brand che si voglia dire, tu #eroe, #mago, #persona comune, #angelo custode, #ribelle, #genio, #saggio, #innocente, #custode, #amante, #giullare, #sovrano, #creatore, #esploratore, tu Persona… qual è l’eredità, il segno tangibile, il ricordo nel tempo che vorrai lasciare quando tra 1000 anni tutta questa “apparente realtà” sarà un qualcos’altro?

Grazie Robi, buona navigazione a tutti i #capitanicoraggiosamentesovversivi e come dici tu #avantitutta