“Un giorno, un uomo stava curando il suo giardino al confine con il deserto dell’Arizona. Scendeva la sera e in lontananza udì il suono di motociclette. Era una banda di teppisti che lo attaccarono, lo legarono dietro a una delle motociclette e lo trascinarono nel deserto. Poi lo lasciarono lì, in fin di vita, nel cuore della notte. Passata la notte, l’uomo riacquistò i sensi mentre il sole sorgeva all’orizzonte. Sapeva che il sole, nel deserto, significa morte certa. Senza cibo, acqua e senza un riparo, non aveva possibilità di scampo. Poi, di fianco a sé, notò un cespuglio. Si trascinò sotto al cespuglio, cercando protezione dagli impietosi raggi del sole. Era disperato: nessuno sapeva che si trovava lì. Proprio in quel momento vide un falco appollaiarsi su un ramo del cespuglio. on suo grande stupore, il falco parlò e disse: “Posso fare qualcosa per te?”. Stupito, l’uomo rispose: “Muoio di sete, ho la bocca riarsa e la lingua gonfia. Ho bisogno di bere”. “Guarda dietro di te”, disse il falco, “c’è un serpente. Seguilo e ti porterà dove l’acqua sgorga dalla pietra. così potrai bere.” L’uomo obbedì. Poi fece ritorno al cespuglio, e il giorno successivo il falco tornò. “ome stai?”, chiese. “Ho bevuto, ma ho bisogno di cibo per sostenermi. L’acqua da sola non mi basta.” “Stai fermo qui finché non passa l’antilope, poi seguila: ti porterà dove crescono cactus commestibili.” Come aveva detto il falco, l’uomo seguì l’antilope e poté nutrirsi. Sentendosi meglio, tornò al cespuglio e ancora una volta il falco arrivò. “Posso fare qualcosa per te?” “Certo”, rispose l’uomo. “Sebbene abbia bevuto e mangiato, ho ancora bisogno di sale per sopravvivere. ove lo posso trovare?” “Non temere”, rispose il falco. “anche la volpe ha bisogno di sale. Se la seguirai, ti porterà dove ci sono rocce che lecca per avere il sale di cui ha bisogno.” L’uomo fece come gli suggeriva il falco e il giorno successivo, al suo ritorno, scoprì che il cespuglio sotto al quale aveva trovato riparo era bruciato, lasciando solo qualche stelo annerito. “cosa farò adesso?” chiese l’uomo. “Non ho alcun riparo. Morirò arso dal sole.” Poi l’uomo si rese conto di aver trascorso i giorni precedenti nel deserto, a seguire gli animali. veva imparato a trovare cibo, acqua e sale. Sapeva come sopravvivere. Notò le tinte profonde del cielo, mentre il sole calava all’orizzonte: rosso, azzurro, viola e la sfera dorata dell’astro. Udì il canto armonioso degli uccelli in lontananza e provò un profondo senso di gioia e di pace. “Vuoi che ti mostri come tornare a casa?”, chiese il falco. L’uomo rimase un istante a riflettere, poi disse: “Penso che mi fermerò un altro po’.“Un giorno, un uomo stava curando il suo giardino al confine con il deserto dell’Arizona. Scendeva la sera e in lontananza udì il suono di motociclette. Era una banda di teppisti che lo attaccarono, lo legarono dietro a una delle motociclette e lo trascinarono nel deserto. Poi lo lasciarono lì, in fin di vita, nel cuore della notte. Passata la notte, l’uomo riacquistò i sensi mentre il sole sorgeva all’orizzonte. Sapeva che il sole, nel deserto, significa morte certa. Senza cibo, acqua e senza un riparo, non aveva possibilità di scampo. Poi, di fianco a sé, notò un cespuglio. Si trascinò sotto al cespuglio, cercando protezione dagli impietosi raggi del sole. Era disperato: nessuno sapeva che si trovava lì. Proprio in quel momento vide un falco appollaiarsi su un ramo del cespuglio. on suo grande stupore, il falco parlò e disse: “Posso fare qualcosa per te?”. Stupito, l’uomo rispose: “Muoio di sete, ho la bocca riarsa e la lingua gonfia. Ho bisogno di bere”. “Guarda dietro di te”, disse il falco, “c’è un serpente. Seguilo e ti porterà dove l’acqua sgorga dalla pietra. così potrai bere.” L’uomo obbedì. Poi fece ritorno al cespuglio, e il giorno successivo il falco tornò. “ome stai?”, chiese. “Ho bevuto, ma ho bisogno di cibo per sostenermi. L’acqua da sola non mi basta.” “Stai fermo qui finché non passa l’antilope, poi seguila: ti porterà dove crescono cactus commestibili.” Come aveva detto il falco, l’uomo seguì l’antilope e poté nutrirsi. Sentendosi meglio, tornò al cespuglio e ancora una volta il falco arrivò. “Posso fare qualcosa per te?” “Certo”, rispose l’uomo. “Sebbene abbia bevuto e mangiato, ho ancora bisogno di sale per sopravvivere. ove lo posso trovare?” “Non temere”, rispose il falco. “anche la volpe ha bisogno di sale. Se la seguirai, ti porterà dove ci sono rocce che lecca per avere il sale di cui ha bisogno.” L’uomo fece come gli suggeriva il falco e il giorno successivo, al suo ritorno, scoprì che il cespuglio sotto al quale aveva trovato riparo era bruciato, lasciando solo qualche stelo annerito. “cosa farò adesso?” chiese l’uomo. “Non ho alcun riparo. Morirò arso dal sole.” Poi l’uomo si rese conto di aver trascorso i giorni precedenti nel deserto, a seguire gli animali. veva imparato a trovare cibo, acqua e sale. Sapeva come sopravvivere. Notò le tinte profonde del cielo, mentre il sole calava all’orizzonte: rosso, azzurro, viola e la sfera dorata dell’astro. Udì il canto armonioso degli uccelli in lontananza e provò un profondo senso di gioia e di pace. “Vuoi che ti mostri come tornare a casa?”, chiese il falco. L’uomo rimase un istante a riflettere, poi disse: “Penso che mi fermerò un altro po’.“Un giorno, un uomo stava curando il suo giardino al confine con il deserto dell’Arizona. Scendeva la sera e in lontananza udì il suono di motociclette. Era una banda di teppisti che lo attaccarono, lo legarono dietro a una delle motociclette e lo trascinarono nel deserto. Poi lo lasciarono lì, in fin di vita, nel cuore della notte. Passata la notte, l’uomo riacquistò i sensi mentre il sole sorgeva all’orizzonte. Sapeva che il sole, nel deserto, significa morte certa. Senza cibo, acqua e senza un riparo, non aveva possibilità di scampo. Poi, di fianco a sé, notò un cespuglio. Si trascinò sotto al cespuglio, cercando protezione dagli impietosi raggi del sole. Era disperato: nessuno sapeva che si trovava lì. Proprio in quel momento vide un falco appollaiarsi su un ramo del cespuglio. on suo grande stupore, il falco parlò e disse: “Posso fare qualcosa per te?”. Stupito, l’uomo rispose: “Muoio di sete, ho la bocca riarsa e la lingua gonfia. Ho bisogno di bere”. “Guarda dietro di te”, disse il falco, “c’è un serpente. Seguilo e ti porterà dove l’acqua sgorga dalla pietra. così potrai bere.” L’uomo obbedì. Poi fece ritorno al cespuglio, e il giorno successivo il falco tornò. “ome stai?”, chiese. “Ho bevuto, ma ho bisogno di cibo per sostenermi. L’acqua da sola non mi basta.” “Stai fermo qui finché non passa l’antilope, poi seguila: ti porterà dove crescono cactus commestibili.” Come aveva detto il falco, l’uomo seguì l’antilope e poté nutrirsi. Sentendosi meglio, tornò al cespuglio e ancora una volta il falco arrivò. “Posso fare qualcosa per te?” “Certo”, rispose l’uomo. “Sebbene abbia bevuto e mangiato, ho ancora bisogno di sale per sopravvivere. ove lo posso trovare?” “Non temere”, rispose il falco. “anche la volpe ha bisogno di sale. Se la seguirai, ti porterà dove ci sono rocce che lecca per avere il sale di cui ha bisogno.” L’uomo fece come gli suggeriva il falco e il giorno successivo, al suo ritorno, scoprì che il cespuglio sotto al quale aveva trovato riparo era bruciato, lasciando solo qualche stelo annerito. “cosa farò adesso?” chiese l’uomo. “Non ho alcun riparo. Morirò arso dal sole.” Poi l’uomo si rese conto di aver trascorso i giorni precedenti nel deserto, a seguire gli animali. veva imparato a trovare cibo, acqua e sale. Sapeva come sopravvivere. Notò le tinte profonde del cielo, mentre il sole calava all’orizzonte: rosso, azzurro, viola e la sfera dorata dell’astro. Udì il canto armonioso degli uccelli in lontananza e provò un profondo senso di gioia e di pace. “Vuoi che ti mostri come tornare a casa?”, chiese il falco. L’uomo rimase un istante a riflettere, poi disse: “Penso che mi fermerò un altro po’.”“Un giorno, un uomo stava curando il suo giardino al confine con il deserto dell’Arizona. Scendeva la sera e in lontananza udì il suono di motociclette. Era una banda di teppisti che lo attaccarono, lo legarono dietro a una delle motociclette e lo trascinarono nel deserto. Poi lo lasciarono lì, in fin di vita, nel cuore della notte. Passata la notte, l’uomo riacquistò i sensi mentre il sole sorgeva all’orizzonte. Sapeva che il sole, nel deserto, significa morte certa. Senza cibo, acqua e senza un riparo, non aveva possibilità di scampo. Poi, di fianco a sé, notò un cespuglio. Si trascinò sotto al cespuglio, cercando protezione dagli impietosi raggi del sole. Era disperato: nessuno sapeva che si trovava lì. Proprio in quel momento vide un falco appollaiarsi su un ramo del cespuglio. on suo grande stupore, il falco parlò e disse: “Posso fare qualcosa per te?”. Stupito, l’uomo rispose: “Muoio di sete, ho la bocca riarsa e la lingua gonfia. Ho bisogno di bere”. “Guarda dietro di te”, disse il falco, “c’è un serpente. Seguilo e ti porterà dove l’acqua sgorga dalla pietra. così potrai bere.” L’uomo obbedì. Poi fece ritorno al cespuglio, e il giorno successivo il falco tornò. “ome stai?”, chiese. “Ho bevuto, ma ho bisogno di cibo per sostenermi. L’acqua da sola non mi basta.” “Stai fermo qui finché non passa l’antilope, poi seguila: ti porterà dove crescono cactus commestibili.” Come aveva detto il falco, l’uomo seguì l’antilope e poté nutrirsi. Sentendosi meglio, tornò al cespuglio e ancora una volta il falco arrivò. “Posso fare qualcosa per te?” “Certo”, rispose l’uomo. “Sebbene abbia bevuto e mangiato, ho ancora bisogno di sale per sopravvivere. ove lo posso trovare?” “Non temere”, rispose il falco. “anche la volpe ha bisogno di sale. Se la seguirai, ti porterà dove ci sono rocce che lecca per avere il sale di cui ha bisogno.” L’uomo fece come gli suggeriva il falco e il giorno successivo, al suo ritorno, scoprì che il cespuglio sotto al quale aveva trovato riparo era bruciato, lasciando solo qualche stelo annerito. “cosa farò adesso?” chiese l’uomo. “Non ho alcun riparo. Morirò arso dal sole.” Poi l’uomo si rese conto di aver trascorso i giorni precedenti nel deserto, a seguire gli animali. veva imparato a trovare cibo, acqua e sale. Sapeva come sopravvivere. Notò le tinte profonde del cielo, mentre il sole calava all’orizzonte: rosso, azzurro, viola e la sfera dorata dell’astro. Udì il canto armonioso degli uccelli in lontananza e provò un profondo senso di gioia e di pace. “Vuoi che ti mostri come tornare a casa?”, chiese il falco. L’uomo rimase un istante a riflettere, poi disse: “Penso che mi fermerò un altro po’.“Un giorno, un uomo stava curando il suo giardino al confine con il deserto dell’Arizona. Scendeva la sera e in lontananza udì il suono di motociclette. Era una banda di teppisti che lo attaccarono, lo legarono dietro a una delle motociclette e lo trascinarono nel deserto. Poi lo lasciarono lì, in fin di vita, nel cuore della notte. Passata la notte, l’uomo riacquistò i sensi mentre il sole sorgeva all’orizzonte. Sapeva che il sole, nel deserto, significa morte certa. Senza cibo, acqua e senza un riparo, non aveva possibilità di scampo. Poi, di fianco a sé, notò un cespuglio. Si trascinò sotto al cespuglio, cercando protezione dagli impietosi raggi del sole. Era disperato: nessuno sapeva che si trovava lì. Proprio in quel momento vide un falco appollaiarsi su un ramo del cespuglio. on suo grande stupore, il falco parlò e disse: “Posso fare qualcosa per te?”. Stupito, l’uomo rispose: “Muoio di sete, ho la bocca riarsa e la lingua gonfia. Ho bisogno di bere”. “Guarda dietro di te”, disse il falco, “c’è un serpente. Seguilo e ti porterà dove l’acqua sgorga dalla pietra. così potrai bere.” L’uomo obbedì. Poi fece ritorno al cespuglio, e il giorno successivo il falco tornò. “ome stai?”, chiese. “Ho bevuto, ma ho bisogno di cibo per sostenermi. L’acqua da sola non mi basta.” “Stai fermo qui finché non passa l’antilope, poi seguila: ti porterà dove crescono cactus commestibili.” Come aveva detto il falco, l’uomo seguì l’antilope e poté nutrirsi. Sentendosi meglio, tornò al cespuglio e ancora una volta il falco arrivò. “Posso fare qualcosa per te?” “Certo”, rispose l’uomo. “Sebbene abbia bevuto e mangiato, ho ancora bisogno di sale per sopravvivere. ove lo posso trovare?” “Non temere”, rispose il falco. “anche la volpe ha bisogno di sale. Se la seguirai, ti porterà dove ci sono rocce che lecca per avere il sale di cui ha bisogno.” L’uomo fece come gli suggeriva il falco e il giorno successivo, al suo ritorno, scoprì che il cespuglio sotto al quale aveva trovato riparo era bruciato, lasciando solo qualche stelo annerito. “cosa farò adesso?” chiese l’uomo. “Non ho alcun riparo. Morirò arso dal sole.” Poi l’uomo si rese conto di aver trascorso i giorni precedenti nel deserto, a seguire gli animali. veva imparato a trovare cibo, acqua e sale. Sapeva come sopravvivere. Notò le tinte profonde del cielo, mentre il sole calava all’orizzonte: rosso, azzurro, viola e la sfera dorata dell’astro. Udì il canto armonioso degli uccelli in lontananza e provò un profondo senso di gioia e di pace. “Vuoi che ti mostri come tornare a casa?”, chiese il falco. L’uomo rimase un istante a riflettere, poi disse: “Penso che mi fermerò un altro po’.“Un giorno, un uomo stava curando il suo giardino al confine con il deserto dell’Arizona. Scendeva la sera e in lontananza udì il suono di motociclette. Era una banda di teppisti che lo attaccarono, lo legarono dietro a una delle motociclette e lo trascinarono nel deserto. Poi lo lasciarono lì, in fin di vita, nel cuore della notte. Passata la notte, l’uomo riacquistò i sensi mentre il sole sorgeva all’orizzonte. Sapeva che il sole, nel deserto, significa morte certa. Senza cibo, acqua e senza un riparo, non aveva possibilità di scampo. Poi, di fianco a sé, notò un cespuglio. Si trascinò sotto al cespuglio, cercando protezione dagli impietosi raggi del sole. Era disperato: nessuno sapeva che si trovava lì. Proprio in quel momento vide un falco appollaiarsi su un ramo del cespuglio. on suo grande stupore, il falco parlò e disse: “Posso fare qualcosa per te?”. Stupito, l’uomo rispose: “Muoio di sete, ho la bocca riarsa e la lingua gonfia. Ho bisogno di bere”. “Guarda dietro di te”, disse il falco, “c’è un serpente. Seguilo e ti porterà dove l’acqua sgorga dalla pietra. così potrai bere.” L’uomo obbedì. Poi fece ritorno al cespuglio, e il giorno successivo il falco tornò. “ome stai?”, chiese. “Ho bevuto, ma ho bisogno di cibo per sostenermi. L’acqua da sola non mi basta.” “Stai fermo qui finché non passa l’antilope, poi seguila: ti porterà dove crescono cactus commestibili.” Come aveva detto il falco, l’uomo seguì l’antilope e poté nutrirsi. Sentendosi meglio, tornò al cespuglio e ancora una volta il falco arrivò. “Posso fare qualcosa per te?” “Certo”, rispose l’uomo. “Sebbene abbia bevuto e mangiato, ho ancora bisogno di sale per sopravvivere. ove lo posso trovare?” “Non temere”, rispose il falco. “anche la volpe ha bisogno di sale. Se la seguirai, ti porterà dove ci sono rocce che lecca per avere il sale di cui ha bisogno.” L’uomo fece come gli suggeriva il falco e il giorno successivo, al suo ritorno, scoprì che il cespuglio sotto al quale aveva trovato riparo era bruciato, lasciando solo qualche stelo annerito. “cosa farò adesso?” chiese l’uomo. “Non ho alcun riparo. Morirò arso dal sole.” Poi l’uomo si rese conto di aver trascorso i giorni precedenti nel deserto, a seguire gli animali. veva imparato a trovare cibo, acqua e sale. Sapeva come sopravvivere. Notò le tinte profonde del cielo, mentre il sole calava all’orizzonte: rosso, azzurro, viola e la sfera dorata dell’astro. Udì il canto armonioso degli uccelli in lontananza e provò un profondo senso di gioia e di pace. “Vuoi che ti mostri come tornare a casa?”, chiese il falco. L’uomo rimase un istante a riflettere, poi disse: “Penso che mi fermerò un altro po’.”“Un giorno, un uomo stava curando il suo giardino al confine con il deserto dell’Arizona. Scendeva la sera e in lontananza udì il suono di motociclette. Era una banda di teppisti che lo attaccarono, lo legarono dietro a una delle motociclette e lo trascinarono nel deserto. Poi lo lasciarono lì, in fin di vita, nel cuore della notte. Passata la notte, l’uomo riacquistò i sensi mentre il sole sorgeva all’orizzonte. Sapeva che il sole, nel deserto, significa morte certa. Senza cibo, acqua e senza un riparo, non aveva possibilità di scampo. Poi, di fianco a sé, notò un cespuglio. Si trascinò sotto al cespuglio, cercando protezione dagli impietosi raggi del sole. Era disperato: nessuno sapeva che si trovava lì. Proprio in quel momento vide un falco appollaiarsi su un ramo del cespuglio. on suo grande stupore, il falco parlò e disse: “Posso fare qualcosa per te?”. Stupito, l’uomo rispose: “Muoio di sete, ho la bocca riarsa e la lingua gonfia. Ho bisogno di bere”. “Guarda dietro di te”, disse il falco, “c’è un serpente. Seguilo e ti porterà dove l’acqua sgorga dalla pietra. così potrai bere.” L’uomo obbedì. Poi fece ritorno al cespuglio, e il giorno successivo il falco tornò. “ome stai?”, chiese. “Ho bevuto, ma ho bisogno di cibo per sostenermi. L’acqua da sola non mi basta.” “Stai fermo qui finché non passa l’antilope, poi seguila: ti porterà dove crescono cactus commestibili.” Come aveva detto il falco, l’uomo seguì l’antilope e poté nutrirsi. Sentendosi meglio, tornò al cespuglio e ancora una volta il falco arrivò. “Posso fare qualcosa per te?” “Certo”, rispose l’uomo. “Sebbene abbia bevuto e mangiato, ho ancora bisogno di sale per sopravvivere. ove lo posso trovare?” “Non temere”, rispose il falco. “anche la volpe ha bisogno di sale. Se la seguirai, ti porterà dove ci sono rocce che lecca per avere il sale di cui ha bisogno.” L’uomo fece come gli suggeriva il falco e il giorno successivo, al suo ritorno, scoprì che il cespuglio sotto al quale aveva trovato riparo era bruciato, lasciando solo qualche stelo annerito. “cosa farò adesso?” chiese l’uomo. “Non ho alcun riparo. Morirò arso dal sole.” Poi l’uomo si rese conto di aver trascorso i giorni precedenti nel deserto, a seguire gli animali. veva imparato a trovare cibo, acqua e sale. Sapeva come sopravvivere. Notò le tinte profonde del cielo, mentre il sole calava all’orizzonte: rosso, azzurro, viola e la sfera dorata dell’astro. Udì il canto armonioso degli uccelli in lontananza e provò un profondo senso di gioia e di pace. “Vuoi che ti mostri come tornare a casa?”, chiese il falco. L’uomo rimase un istante a riflettere, poi disse: “Penso che mi fermerò un altro po’.“Un giorno, un uomo stava curando il suo giardino al confine con il deserto dell’Arizona. Scendeva la sera e in lontananza udì il suono di motociclette. Era una banda di teppisti che lo attaccarono, lo legarono dietro a una delle motociclette e lo trascinarono nel deserto. Poi lo lasciarono lì, in fin di vita, nel cuore della notte. Passata la notte, l’uomo riacquistò i sensi mentre il sole sorgeva all’orizzonte. Sapeva che il sole, nel deserto, significa morte certa. Senza cibo, acqua e senza un riparo, non aveva possibilità di scampo. Poi, di fianco a sé, notò un cespuglio. Si trascinò sotto al cespuglio, cercando protezione dagli impietosi raggi del sole. Era disperato: nessuno sapeva che si trovava lì. Proprio in quel momento vide un falco appollaiarsi su un ramo del cespuglio. on suo grande stupore, il falco parlò e disse: “Posso fare qualcosa per te?”. Stupito, l’uomo rispose: “Muoio di sete, ho la bocca riarsa e la lingua gonfia. Ho bisogno di bere”. “Guarda dietro di te”, disse il falco, “c’è un serpente. Seguilo e ti porterà dove l’acqua sgorga dalla pietra. così potrai bere.” L’uomo obbedì. Poi fece ritorno al cespuglio, e il giorno successivo il falco tornò. “ome stai?”, chiese. “Ho bevuto, ma ho bisogno di cibo per sostenermi. L’acqua da sola non mi basta.” “Stai fermo qui finché non passa l’antilope, poi seguila: ti porterà dove crescono cactus commestibili.” Come aveva detto il falco, l’uomo seguì l’antilope e poté nutrirsi. Sentendosi meglio, tornò al cespuglio e ancora una volta il falco arrivò. “Posso fare qualcosa per te?” “Certo”, rispose l’uomo. “Sebbene abbia bevuto e mangiato, ho ancora bisogno di sale per sopravvivere. ove lo posso trovare?” “Non temere”, rispose il falco. “anche la volpe ha bisogno di sale. Se la seguirai, ti porterà dove ci sono rocce che lecca per avere il sale di cui ha bisogno.” L’uomo fece come gli suggeriva il falco e il giorno successivo, al suo ritorno, scoprì che il cespuglio sotto al quale aveva trovato riparo era bruciato, lasciando solo qualche stelo annerito. “cosa farò adesso?” chiese l’uomo. “Non ho alcun riparo. Morirò arso dal sole.” Poi l’uomo si rese conto di aver trascorso i giorni precedenti nel deserto, a seguire gli animali. veva imparato a trovare cibo, acqua e sale. Sapeva come sopravvivere. Notò le tinte profonde del cielo, mentre il sole calava all’orizzonte: rosso, azzurro, viola e la sfera dorata dell’astro. Udì il canto armonioso degli uccelli in lontananza e provò un profondo senso di gioia e di pace. “Vuoi che ti mostri come tornare a casa?”, chiese il falco. L’uomo rimase un istante a riflettere, poi disse: “Penso che mi fermerò un altro po’.“Un giorno, un uomo stava curando il suo giardino al confine con il deserto dell’Arizona. Scendeva la sera e in lontananza udì il suono di motociclette. Era una banda di teppisti che lo attaccarono, lo legarono dietro a una delle motociclette e lo trascinarono nel deserto. Poi lo lasciarono lì, in fin di vita, nel cuore della notte. Passata la notte, l’uomo riacquistò i sensi mentre il sole sorgeva all’orizzonte. Sapeva che il sole, nel deserto, significa morte certa. Senza cibo, acqua e senza un riparo, non aveva possibilità di scampo. Poi, di fianco a sé, notò un cespuglio. Si trascinò sotto al cespuglio, cercando protezione dagli impietosi raggi del sole. Era disperato: nessuno sapeva che si trovava lì. Proprio in quel momento vide un falco appollaiarsi su un ramo del cespuglio. on suo grande stupore, il falco parlò e disse: “Posso fare qualcosa per te?”. Stupito, l’uomo rispose: “Muoio di sete, ho la bocca riarsa e la lingua gonfia. Ho bisogno di bere”. “Guarda dietro di te”, disse il falco, “c’è un serpente. Seguilo e ti porterà dove l’acqua sgorga dalla pietra. così potrai bere.” L’uomo obbedì. Poi fece ritorno al cespuglio, e il giorno successivo il falco tornò. “ome stai?”, chiese. “Ho bevuto, ma ho bisogno di cibo per sostenermi. L’acqua da sola non mi basta.” “Stai fermo qui finché non passa l’antilope, poi seguila: ti porterà dove crescono cactus commestibili.” Come aveva detto il falco, l’uomo seguì l’antilope e poté nutrirsi. Sentendosi meglio, tornò al cespuglio e ancora una volta il falco arrivò. “Posso fare qualcosa per te?” “Certo”, rispose l’uomo. “Sebbene abbia bevuto e mangiato, ho ancora bisogno di sale per sopravvivere. ove lo posso trovare?” “Non temere”, rispose il falco. “anche la volpe ha bisogno di sale. Se la seguirai, ti porterà dove ci sono rocce che lecca per avere il sale di cui ha bisogno.” L’uomo fece come gli suggeriva il falco e il giorno successivo, al suo ritorno, scoprì che il cespuglio sotto al quale aveva trovato riparo era bruciato, lasciando solo qualche stelo annerito. “cosa farò adesso?” chiese l’uomo. “Non ho alcun riparo. Morirò arso dal sole.” Poi l’uomo si rese conto di aver trascorso i giorni precedenti nel deserto, a seguire gli animali. veva imparato a trovare cibo, acqua e sale. Sapeva come sopravvivere. Notò le tinte profonde del cielo, mentre il sole calava all’orizzonte: rosso, azzurro, viola e la sfera dorata dell’astro. Udì il canto armonioso degli uccelli in lontananza e provò un profondo senso di gioia e di pace. “Vuoi che ti mostri come tornare a casa?”, chiese il falco. L’uomo rimase un istante a riflettere, poi disse: “Penso che mi fermerò un altro po’.”